RISORSE LITURGICHE
Cantus Passionis
Il Cantus Passionis tradizionale differisce, anche se solo per poche righe, da quello della Settimana Santa del 1955; inoltre, ha un Vangelo proprio, che viene cantato dopo la Passione, con un tono speciale che si usa solo durante la Settimana Santa. Qui ci sono due file; uno è il pdf della Passione e l'altro è un'immagine, qualora si voglia un copertina per il Passio stampato. Qualsiasi negozio di forniture per ufficio può stampare entrambi, ad un prezzo ragionevole.
Copertina
Fare clic sul pulsante per ascoltare il tono del Vangelo in Tempo di Passione con notazione. Questo tono è diverso da quello della Passione: viene infatti usato per il canto del Vangelo proprio, subito dopo il canto della Passione.
Cantus Passionis completo
Cerimoniale per Settimana Santa
Questi sono certamente cerimoniale che possono essere utili, ma ogni cerimoniale anteriore al 1955 può andare bene ugualmente.
Breviario & Missale della Settimana Santa
Missale Romanum 1920
Arundine
Altre cose Necessarie
ARUNDINE (dal lat. arundo "canna"). - Asta ornata e sormontata da tre candele disposte a triangolo, usata nella funzione del Sabato Santo. Dopo la benedizione del fuoco alla porta della chiesa, il diacono vi entra sorreggendo con la destra l'a., e canta tre volte il Lumen Christi all'ingresso, a metà e vicino all'altare, alzando ogni volta il tono della voce e accendendo una delle tre candele. L'a. rimane poi a fianco dell'altare maggiore fino alla domenica in albis. Il rito trae forse la sua origine dall'uso esistente in Roma dove, il Giovedì Santo, verso nona, alla porta del Laterano si accendeva, con una scintilla tratta da pietra focaia, una candela posta su una canna; con essa poi si accendevano sette lampade e si iniziava la Messa (Ordo Rom. I, appendice 1, dell'evo carolino). La miniatura di un Exsultet (Cod. Vat. lat. 3784, sec. XII) fa pensare che l'a. non fosse altro in origine che l'asta munita di una o più candele, adoperata per accendere il Cero pasquale. Comunque l'attuale cerimonia del Lumen Christi compare solo nell'Ordo Rom. XII, 30 (fine sec. XII inizio sec. XIII)
Una Voce Venito: http://www.unavoce-ve.it/ec-arundine.htm
Pianeta Plicata e Stolone
Chiese principali, non nelle piccole dove in tali giorni essi devono fare le funzioni senza la veste esteriore. Essi devono anche per distinguersi dal sacerdote portare la planeta plicata cioè o arrotolare o ripiegare la parte anteriore fin sul petto, o come si fa ora a Roma, raccorciarla in modo che arrivi solo al petto. Il suddiacono la porta così tutto il tempo della Messa, tranne mentre canta l'epistola, ché allora la depone. Il diacono ritiene la planeta plicata fino al vangelo; allora se la toglie, la ripiega su se stessa a forma di striscia, se la mette a mo' di sciarpa e continua così nel suo uffizio fin dopo la comunione, ed allora se la rimette come in principio della Messa. Perché il ripiegare la pianeta moderna a forma di striscia non è cosa commoda, si permette che dal Vangelo in poi si sostituisca con una sem-
I diaconi e suddiaconi non usano la pianeta che nei giorni in cui, secondo un'antica consuetudine, non devono portare la dalmatica e la tunicella, però, come nota espressamente il Messale, solo nelle Cattedrali ed altre
plice benda, la quale per la sua somiglianza colla stola, è detta nel Messale stola latior (stolone); ma non è per niente una vera stola e perciò non deve avere la croce come la stola (1). ln Allemagna la planeta plicata non si usa più.
da G. Braun, Paramenti sacri. Loro uso storia e simbolismo, trad. it., Torino, 1914, p. 96. (Una Voce: http://www.unavoce-ve.it/braun96.htm)